Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti

Programma d'Ambito

Il Programma d’ambito è stato approvato con Delibera dell’Assemblea di Bacino n. 19 del 06/07/2022 e rappresenta l’esercizio delle funzioni di pianificazione ed organizzazione del servizio riconosciute al Consiglio di bacino Brenta per i Rifiuti:  è lo strumento fondamentale per delineare le linee di azione strategica del servizio integrato ambiente sull’ambito territoriale ottimale del Brenta per un periodo di 15 anni, ritenuto congruo per lo sviluppo unico ed unitario di un servizio integrato efficiente ed evoluto affidato al gestore.
È finalizzato:
· a fornire una puntuale analisi dell’attuale modello gestionale e assetto impiantistico relativo alla gestione dei rifiuti solidi urbani nel territorio di competenza del Consiglio di bacino Brenta;
· a fornire valutazioni e previsioni prospettiche di sviluppo del servizio e degli impianti funzionali al medesimo;
· a proporre un modello gestionale dell’intera filiera dei rifiuti idoneo al raggiungimento dei nuovi obiettivi
ambientali prescritti dalla vigente normativa.
 
Obiettivo fondamentale e strategico del Piano è la regolazione e l’organizzazione unitaria del Servizio sull’intero bacino territoriale ottimale Brenta, funzioni che i Comuni esercitano in forma associata attraverso il Consiglio di Bacino.
 
AZIONI DI INTERVENTO 2023 – 2037 IN ATTUAZIONE DEI PRINCÌPI GUIDA
 
1 REGOLAMENTAZIONE E GESTIONE UNITARIE A LIVELLO DI BACINO
Introduzione di un modello unitario di regolamentazione e gestione del servizio rifiuti a livello di Bacino, incentrato sui principi di sostenibilità ambientale, sicurezza e salute sul lavoro, responsabilità sociale ed idoneo a raggiungere gli obiettivi di legge (regionali, nazionali ed europei) e regolatori, in un’ottica di gestione circolare dei rifiuti.
 
2 RIDUZIONE E RIUTILIZZO
Adozione di una strategia di minimizzazione della produzione dei rifiuti urbani con azioni di riduzione della produzione e riutilizzo.
 
3 GESTIONE INTEGRATA DEL SERVIZIO
Gestione integrata di tutte fasi del servizio: raccolta e trasporto; realizzazione e gestione degli impianti; gestione dei clienti; comunicazione, informazione ed educazione ambientale; raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati sulla gestione; organizzazione generale del servizio, gestione e riscossione della tariffa corrispettiva.
 
4 STANDARD DI SERVIZIO PER MACRO-AREE OMOGENEE
Definizione di standard di servizio per macro-aree omogenee al fine di dare, in un’ottica di razionalizzazione e contenimento dei costi, al tempo stesso flessibilità all’organizzazione del servizio e consentire alla stessa di adeguarsi alle caratteristiche delle diverse zone territoriali presenti nel Bacino.
 
5 ATTENZIONE ALLE SPECIFICITÀ TERRITORIALI
Definizione di soluzioni adeguate per servizi di supporto e specifici per rispondere alle esigenze di aree particolari, quali le zone complesse e i centri storici e garanzia di servizi aggiuntivi a richiesta da parte dei comuni pur nell’ambito di una concertazione a livello di Bacino
 
6 SERVIZI MIRATI E PARITÀ DI CONDIZIONI PER LE UTENZE NON DOMESTICHE
Garanzia di servizi aggiuntivi facoltativi e servizi extra a richiesta degli utenti non domestici, attraverso una tipizzazione dei servizi che garantisca standard uniformi e parità di condizioni su tutto il territorio e anche attraverso l’organizzazione di microraccolte mirate per specifiche esigenze del tessuto economico locale.
 
7 DIGITALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE DELLE BANCHE DATI
Digitalizzazione, creazione e gestione di banche dati georeferenziate integrate di Bacino delle utenze rifiuti e dei contenitori assegnati e degli impianti di gestione con anagrafiche aggiornate e accessibili in continuo.
 
8 CONSOLIDAMENTO DELLA TARIFFA PUNTUALE
Estensione della tariffa puntuale corrispettiva (modello PAYT, Pay-as-you-throw) in tutto il territorio, commisurata ai conferimento del rifiuto urbano residuo, con elementi di corrispettività per le frazioni non misurate in modo diretto (servizi a chiamata, accessi al Centro di raccolta,...) ed eventuale commisurazione agli svuotamenti/peso delle frazioni riciclabili, limitando -sia nella quota fissa che in quella variabile- gli elementi presuntivi.
 
9. COMUNICAZIONE PERSONALIZZATA AGLI UTENTI
Introdurre modalità di comunicazione personalizzata e interazione diretta e bidirezionale con gli utenti, mettendo a disposizione tramite strumenti digitali dati ed informazioni sul servizio e sul comportamento tariffario (approccio KAYT, Know-as-you-throw), la possibilità per il cliente di gestire in autonomia specifiche richieste, contenuti di comunicazione, informazione ed educazione ambientale.
 
10 TARIFFAZIONE IN UN’OTTICA DI BACINO
Definizione della tariffa di bacino secondo il principio di unitarietà mediante la determinazione di una tariffa unica a parità di servizi, nonché secondo il principio di adeguatezza nella definizione di tariffe aggiuntive omogenee nelle zone con servizi erogati in modo differenziato rispetto a quelli standard.
 
11 AUTOSUFFICIENZA NEL TRATTAMENTO DELLE FRAZIONI ORGANICHE
Consolidamento ed ottimizzazione della chiusura dei cicli di trattamento delle frazioni organiche (verde e FORSU) anche attraverso la valorizzazione dei prodotti del trattamento (biogas/biometano e compost).
 
12 MASSIMIZZAZIONE DELL’AUTOSUFFICIENZA NEL RECUPERO
Tendere all’autosufficienza nel trattamento di tutti i rifiuti urbani raccolti nel territorio del Bacino, nel rispetto della pianificazione regionale vigente, anche sperimentando e introducendo nuove filiere di recupero/riciclo per frazioni attualmente poco e non intercettate (es: tessili, plastiche rigide,...), anche con il coinvolgimento delle realtà sociali del territorio.
 
13 VIGILANZA E PRESIDIO AMBIENTALE
Istituzione di un servizio di vigilanza e presidio ambientale del territorio anche attraverso strumenti digitali (videosorveglianza, sistema informatizzato di segnalazione) finalizzato a ridurre l’abbandono e migliorare la fruizione delle aree naturalistiche e ricreative del territorio.
 
ALLEGATI
Programma d'ambito
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